Onorificenza a Gianni Tonti
Ha reso “esplosivo” il motore della Lancia Stratos e ha progettato tre propulsori per l’Alfa Romeo in Formula Uno
Al tecnico Gianni Tonti la cittadinanza onoraria di Volpago del Montello
L’Amministrazione comunale di Volpago del Montello, affiancata dal Club Amici della Storica Lancia “Ing. Pierugo Gobbato”, ha attribuito, nel corso di una cerimonia svoltasi nell’auditorium del municipio, la cittadinanza onoraria a Gianni Tonti, Direttore Tecnico del Reparto Corse Lancia e poi dell’Autodelta, progettista di vetture da corsa che hanno vinto tanti Titoli Mondiali e di motori per la Formula Uno e la Formula Indy.
Entrato diciottenne in casa Lancia, Gianni Tonti ha collaborato gomito a gomito con l’ing. Pier Ugo Gobbato, direttore generale della Casa di Chivasso dopo aver ricoperto analogo incarico alla Ferrari. Il padre di Gobbato, Ugo, era nato a Volpago e al paese natio tornava sempre molto volentieri per trascorrervi qualche giorno di riposo. Anche Pier Ugo, come il padre, amava la pace e la serenità del piccolo centro trevigiano. Nel 2007, l’anno prima della morte, era stato pure lui insignito della cittadinanza onoraria. Francesca Pasetti, “Lady Fulvia” per chi segue il mondo della Lancia, ha sostenuto la candidatura dell’illustre progettista ben conoscendo anche il rapporto umano che lo ha sempre legato a Pier Ugo.
Volpago del Montello e tutto il suo consiglio comunale, ha accolto la proposta di insignire Gianni (al secolo Giovanni) Tonti quale cittadino onorario di quella che si sta preparando alla candidatura di Città dei Motori. Così dopo l’illustre cittadino natio Ugo Gobbato, luminare dell’automobilismo italiano, e i cittadini onorari Pier Ugo Gobbato ed il campione mondiale rally Sandro Munari (incoronato cittadino di Volpago del Montello nel 2017), è arrivato il momento tanto atteso da Gianni Tonti.
Dopo il benvenuto del sindaco, il giornalista vicentino Roberto Cristiano Baggio, ha tracciato un dettagliato profilo dell’ospite mettendo in evidenza i traguardi più importanti raggiunti nel corso dell’attività.
Solleticato dalle domande, Gianni Tonti ha raccontato tanti episodi relativi al mondo delle competizioni, svelando curiosi retroscena al numeroso pubblico presente che ha seguito tutto il dibattito in religioso silenzio. Commovente è stato il ricordo di Tonti per l’amico Pier Ugo Gobbato e simpatico, a tratti esilarante, il racconto di qualche aneddoto riguardante i suoi piloti.
Oltre a preparare i motori della Fulvia HF (dalla 1300 alla 1600 passando per la versione prototipo 1400), Gianni Tonti ha reso “esplosivo” il motore della Lancia Stratos, un Dino Ferrari di 2400cc che il Drake di Maranello mise a disposizione della Casa torinese.
L’inizio non è stato semplice, perché Enzo Ferrari aveva spiegato ai dirigenti che non sarebbe stato in grado di realizzare le 500 unità necessarie per omologare la Lancia Stratos in gruppo 4. Quando però seppe che Gobbato aveva già preso contatti con la Citroen, che nel frattempo aveva acquisito la Maserati, per avere il motore della Merak, stizzito raddoppiò gli sforzi e riuscì a convincere i vertici Fiat a fornire alla Lancia tutti i propulsori richiesti.
Grazie al genio di Gianni Tonti, la Lancia Stratos dominò dal 1973 al 1977 tutte le competizioni alle quali prese parte, portando il marchio Lancia in vetta al campionato mondiale rally (vinto per 3 anni consecutivi, dopo la prima volta nel 1972 con la Fulvia). La berlinetta dall’innovativa linea a cuneo, progettata su misura per Sandro Munari, riuscì a imporsi in ben tre edizioni del Rally di Montecarlo dopo la fantastica cavalcata del 1972 con la Fulvia HF.
A fine ’77 i dirigenti del gruppo Fiat decisero di metterla a “riposo” per puntare tutto sulla Fiat 131 Abarth. “Ragioni di mercato” spiegarono. La Stratos, però, in mano a team privati, continuò a mietere allori e successi arricchendo ulteriormente il palmares. Celebre la mirabolante vittoria di Tony Fassina con la sua Stratos “Concessionari Veneti” al Rally Sanremo del 1979 che si impose davanti a tutte le vetture ufficiali del Gruppo Fiat.
Dopo la Stratos, nel 1978, Gianni Tonti progettò e costruì la “Lancia Beta Montecarlo Turbo Silhouette”, dominatrice del Campionato Mondiale Marche Sport-Prototipi dal 1979 al 1981, spinta da un motore 4 cilindri di 1420 cc che riuscì a sviluppare 490 cavalli. Nel 1982 realizza la “Lancia Sport LC1” e nel 1983 la “Lancia LC2” Gruppo C che, con il suo 8 cilindri biturbo, arrivò ad oltre 900 cavalli. Grazie a queste vetture da pista la casa torinese vinse tre Campionati del Mondo, due giri d’Italia e due Campionati Tedeschi. A pilotarle furono i più forti piloti di F. 1 dell’epoca. “Capitano” della squadra era Riccardo Patrese. Ma anche Cheever, Heyer, Rohrl, Ghinzani, Alboreto, De Cesaris, Nannini, Pirro, Pescarolo, Wollek, Gabbiani, Martini, Fabi corsero con questi “mostri”. Fu ingaggiato addirittura Gilles Villeneuve, col beneplacito di Enzo Ferrari, che fece il Giro d’Italia del 1979 (che vinse, ma dopo l’arrivo fu squalificato per avere percorso un tratto autostradale in un trasferimento).
A partire dal 1984 Gianni Tonti assunse l’incarico di Direttore Tecnico dell’Alfa Romeo in Formula 1 con al seguito i piloti Patrese e Cheever. In tre anni il progettista realizzò tre motori tra i quali il 10 cilindri di 3500 cc. Progettò successivamente un motore 8 cilindri turbo per la serie americana Indy Car con Guerrero, Al Unser jr. e Sullivan come piloti.
Con la “75” la Casa del biscione vinse il mondiale turismo mentre con la “155” si assicurò il Campionato Tedesco Dtm.
Nel 1993 Tonti lasciò il mondo delle corse per iniziare la collaborazione con l’Editoriale Domus (Quattroruote) per la progettazione e la realizzazione della pista di Vairano Vidigulfo (PV).
Tra i presenti alla cerimonia anche il vicentino Ceo Filippi, il pluricampione rally Rudy Roberto Dalpozzo presidente della Commissione Sportiva di AC Vicenza, Getulio Ferri presidente della Commissione Auto storiche sempre di AC Vicenza e Massimo Vallotto presidente del museo dell’automobile Bonfanti-Vimar.
Calorosi gli applausi all’indirizzo del cittadino onorario quando il sindaco di Volpago ha consegnato simbolicamente le chiavi della città al commosso Gianni Tonti ed ha dato lettura della motivazione ufficiale: “Al Cittadino Onorario Giovanni Tonti, quale figura di rilievo nel panorama internazionale nella progettazione di motori e della Formula Uno, che ha contribuito, grazie alla collaborazione con l’ing. Pier Ugo Gobbato, alla diffusione del nome di Volpago del Montello nel mondo”.
All’ingresso dell’auditorium una accattivante Lancia Stratos in versione Alitalia ha richiamato l’attenzione del numeroso pubblico e ricordato pagine straordinarie di storia sportiva.